Mosquito

Mosquito

de João Nuno Pinto

Portogallo, 2020, 125'

com João Nunes Monteiro Sebastian Jehkul, Filipe Duarte, Josefina Massango, Miguel Moreira e con la partecipazione speciale di Ana Magaia e Camané

Festivais e Prémios:

IFFR – International Film Festival Rotterdam - Film d’Apertura de

Abertura (Olanda)
35 Mostra di Valencia - Cinema del Mediterraneo (Spagna)
43 Mostra Internazionale del Cinema di São Paulo (Brasile)
Ginevra Film Festival (Svizzera)
Lucca Film Festival (Italia)
Tapei International Film Festival (Taiwan)
EnergaCAMERIMAGE (Polonia)

Ficha técnica:

Regia João Nuno Pinto

Sceneggiatura Fernanda Polacow, Gonçalo Waddington
Montaggio Gustavo Giani
Direttore della fotografia Adolpho Veloso
Musica Justin Melland
Fonici Gita Cerveira, Tiago Raposinho e Matthieu Deniau
Produttori Paolo Branco, Ana Pinhão Moura e Mario Peixoto
Casa di produzione Leopardo Filmes
Distribuzione italiana Risi Film in collaborazione con Arch Film

In anteprima al Festival di Rotterdam del 2020, Mosquito di João Nuno Pinto è una provocativa, nonché derivativa, odissea nel cuore delle tenebre colonialiste. Jorge Mourinha, The Flickering Wall

Il dramma della prima guerra mondiale di João Nuno Pinto affronta il torbido passato coloniale del Portogallo in Africa. Ard Vijn, Screen Anarchy

Il film di apertura di Rotterdam è un racconto febbrile delle esperienze di un giovane soldato portoghese nel Mozambico del 1917. Screen Daily

Pinto realizza una cruda rappresentazione dello squallore morale, costruendo un personaggio che rivela ogni sfumatura della condizione  umana; è imperfett e facilmente condizionabile, ma anche incredibilmente empatico.

Nathanial Eker, UK Film Review

João Nuno Pinto nasce in Mozambico nel 1969 e con appena 5 anni si trasferisce in Portogallo a seguito dell’indipendenza dell’ex colonia. I suoi anni sono divisi tra Lisbona e São Paulo dove si è costruito un’importante carriera nel mondo della pubblicità.

È del 2010 il suo primo lungometraggio, América, una ironica riflessione sul Portogallo divenuto una meta d’immigrazione. Mosquito è il suo più recente film, scritto da sua moglie Fernanda Polacow e da Gonçalo Waddington. È una storia ispirata alla vita di suo nonno che João Nuno Pinto ha impiegato quasi sette anni per completare.

Note di regia

Il reale non sta nella partenza ne nell’arrivo: Si rivela a tutti, è nel mezzo del cammino. Guimarães Rosa La maniera con cui noi, europei e non solo, ancora oggi ci relazioniamo con le questioni africane è un riflesso del passato colonialista e dei lunghi anni di indottrinamento a una certa idea paternalistica su questo continente.
Mosquito ci parla del passato per confrontarci con le scelte del presente.
Attraverso la storia del giovane soldato Zacarias siamo confrontati con l’orrore della guerra e il giogo dei popoli africani attraverso il dominio coloniale.
La saga solitaria di Zacarias alla ricerca del plotone perduto è la spina dorsale di questa storia con chiari riferimenti alla narrativa classica greca. Un epico art-house che nonostante la specificità del luogo e del tempo diventa universale nella sua dialettica con il pubblico. C’è nel film una specie di fluttuazione tra la realtà e la fantasia, tra il passato e il presente, tra il quotidiano e la sovrastruttura. Gli accadimenti sembrano fantastici ma sono reali. I deliri sembrano reali ma sono le costruzioni di una mente perturbata.
Questo conflitto tra reale e immaginario è importante proprio perché è fatto della stessa sostanza che sta alla base della creazione delle storie, delle guerre e della stessa narrativa di questo film. Mosquito esplora uno spazio immaginario lasciato vuoto dall’amnesia storica.