Fogo Fátuo

Fuoco Fatuo

de João Pedro Rodrigues

Portogallo, Francia, 2022, 67'

com Mauro Costa, André Cabral, Margarida Vila-Nova

Festivais e Prémios:

Melbourne International Film Festival 2022
Tokyo International Film Festival 2022
Sydney Film Festival 2022
Filmfest Muenchen 2022
Valdivia International Film Festival 2022
New York Film Festival 2022
Toronto International Film Festival 2022
Melbourne International Film Festival 2022
Curtas Vila do Conde 2022
FIDMarseille 2022
Quinzaine des Réalisateurs - Cannes 2022

Ficha técnica:

Regia João Pedro Rodrigues

Sceneggiatura João Pedro Rodrigues, João Rui Guerra da Mata, Paulo Lopes Graça
Fotografia Rui Poças
Montaggio Mariana Gaivão
Produttori João Matos, João Pedro Rodrigues,
Vincent Wang
Casa di produzione Terratreme, Filmes Fantasma, House on Fire
Distribuzione italiana Risi Film in collaborazione con Arch Film

It’s altogether hilarious and yet still heartfelt, extremely weird but wonderful regardless—just like the rest of Will-o’-the-Wisp. Film Inquiry - Lee Jutton

“Will-o’-the-Wisp” lives up to the flighty, elusive promise of its title, teasing its viewers in more ways than one... Variety - Guy Lodge

Will light a lot of fires. Hollywood Reporter - Leslie Felperin

Un conte drôle, profane et follement sexuel. Liberation - Luc Cessel

Una fiaba musical gay onirica e farsesca, consapevolmente incongrua, sovraccarica e dissacrante. Sentieri Selvaggi - Marco Romagna

João Pedro Rodrigues è un regista portoghese di fama internazionale. Quando aveva 8 anni, suo padre gli regalò un binocolo e decise di diventare un ornitologo.

Viaggia sempre con il suo binocolo, per fare escursioni nella natura e osservare gli uccelli.

Nota di regia

Volevo assolutamente fare una commedia, è il genere più difficile da realizzare con successo, ed è un genere da cui sono molto attratto. Fuoco Fatuo è una commedia e un musical, ma la descrizione che meglio si adatta al mio film è: fantasy, perché è molto simile a un sogno ad occhi aperti. Il film tocca temi molto concreti e allo stesso tempo inizia come un film di fantascienza, visto che siamo nel 2069. Questo è ciò che rende il mio approccio alla commedia alquanto insolito. Mi permette di porre domande su come le persone vedono se stesse e su come le persone pensano che gli altri le vedano nella realtà. L’idea di fantasia mi dà l’opportunità di porre domande fondamentali sulla ricerca della propria identità, che è così unica e personale per ognuno di noi, in modo apparentemente nobile.


Il proposito del mio film è infatti quello di raccontare la storia della vita di una persona nella breve durata di un film. Era necessario scegliere i momenti esatti da raccontare, compresa la morte. Credo che i miei film parlino sempre del modo in cui vinciamo la morte. Questa è una cosa che mi ossessiona: come ci si prepara a morire. Il cinema, per l’immortalità che offre, è per me lontano dal vincere la morte, non credo nell’aldilà.